Progetto Selfie

“Progetto Selfie”: definizione e importanza

Il Progetto Selfie serve a conoscere meglio i nostri figli oggi, per riuscire ad aiutarli domani.

La necessità di indagare gli stili di vita degli adolescenti nasce dalla consapevolezza che è giusto offrire a tutti la possibilità di raggiungere i medesimi traguardi di sviluppo, senza metter in pericolo il proprio benessere psico-fisico. Bisogna, quindi, delineare i comportamenti a rischio e, allo stesso tempo, individuare i corrispondenti fattori di protezione, per costruire interventi mirati a prevenire.

Obiettivi

Lo scopo principale di questo progetto di ricerca è fornire elementi e spunti concreti relativi alle abitudini di vita dei ragazzi e delle ragazze, con un’indagine rivolta agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di 1° e 2° grado. Un’opportunità di analisi e riflessione, utile agli insegnanti, ai genitori e agli alunni stessi (che avranno modo di “osservarsi”, come fossero allo specchio).

Il “Progetto Selfie”, infatti, consente ai docenti di conoscere meglio chi sta dietro al banco e, conseguentemente, di comprendere l’orizzonte esistenziale dei ragazzi a cui è rivolta la lezione. Restituisce, inoltre, ai genitori un’immagine più completa dei propri figli, aiutandoli in questo modo a far crescere armoniosamente la relazione, nel delicato momento di travaglio adolescenziale.

In definitiva, è soprattutto un supporto che, nelle mani degli attori della scuola, corpo docente, famiglie e studenti, può migliorare la qualità delle interazioni e, di conseguenza, sul versante scolastico, anche la qualità degli apprendimenti.

Lo strumento

La ricerca si avvale di un questionario anonimo (“Selfie”, appunto) autosomministrato a gruppi classe alla presenza di un docente: viene proposto in contesti ristretti e definiti, in modo che lo studio dei risultati sia specifico per il singolo Istituto scolastico e possa dare indicazioni molto pertinenti riferite a quel determinato gruppo di ragazzi.

La compilazione si effettua nel tempo medio di 15/20 minuti, accedendo ad un link web (disponibile da e per una concordata finestra di tempo) che verrà fornito al referente scolastico.

Il questionario è composto da 45 domande (per le scuole medie) — 55 domande (allegato B – per le scuole superiori), riconducibili alle seguenti macro-aree di vita:

  • Socio-Anagrafica: informazioni circa età, genere, nazionalità, situazione scolastica e familiare (impiego dei genitori, stato di famiglia, numero dei suoi componenti).
  • Tempo libero: attività e luoghi preferiti, frequentati oltre la scuola.
  • Smartphone e Social Network: tempo, modalità e ragioni d’utilizzo di tali strumenti di relazione (numero di profili e di contatti posseduti, conosciuti realmente od esclusivamente online, coinvolgimento o conoscenza di fenomeni di utilizzo disfunzionale di tali strumenti).
  • Budget settimanale: disponibilità ed utilizzo del denaro ricevuto, anche in relazione ad abitudini disfunzionali (consumo di sostanze stupefacenti, alcol, tabacco, gioco d’azzardo).
  • Gioco d’azzardo: significati e conoscenza indiretta o diretta di tale fenomeno, con attenzione anche agli aspetti sociali.
  • Comportamenti a rischio: coinvolgimento nei principali comportamenti assuntori/disfunzionali, credenze a riguardo, rappresentazione di sé e rapporto con l’altro.
  • Immagine corporea e relazione con il cibo: percezione della propria immagine
  • Realizzazione di sé: autoriflessione circa i sentimenti sperimentati oggi, e la possibilità di realizzarsi domani nei principali ambiti di vita.

Considerazioni

Il questionario “Selfie”, somministrato in forma sperimentale nell’anno scolastico 2014/2015, è stato successivamente rielaborato, grazie alla collaborazione di docenti ed esperti del Centro di Analisi Statistica dell’Università Bicocca di Milano.

Selfie” è stato proposto, per fare un esempio, nelle scuole della provincia di Milano, Varese, Bergamo, Cremona, Mantova, Pavia, Verona, Ferrara, Perugia, Viterbo, Frosinone, Matera, Cosenza, Potenza, Caltanissetta. Una fotografia della generazione under 20, che ha coinvolto oltre 35.000 studenti. “Progetto Selfie” è diventato anche un libro: “Selfie – Istantanee dalla generazione 2.0”.

Altri Progetti

Opportunity (Caltanissetta)

Il progetto è finalizzato a potenziare i processi di apprendimento e di insegnamento atti ad accrescere la motivazione e l’interesse per lo studio e garantire il successo formativo e di riflesso a ridurre bocciature, ripetenze, abbandoni e dropout.

Questo progetto si sintonizza con gli sforzi che le agenzie educative coinvolte, stanno compiendo, per prevenire e ridurre la dispersione scolastica che rappresenta lo spreco di uno straordinario capitale umano. Il progetto interviene per creare dei poli educativi integrati e collegati che interagiscono per creare azioni individualizzate ed accrescere la motivazione allo studio degli adolescenti coinvolti. Inoltre saranno creati focus specifici per la formazione continua degli insegnanti e uno spazio di ascolto e supporto alle famiglie. Fare sistema tra scuola, centri di

aggregazione e stimolare la creatività ed il pieno coinvolgimento degli studenti con una didattica sempre più inclusiva e dotata di strumenti di nuova generazione.

In questo progetto il compito dell’ Associazione Semi di Melo è quello di coordinare la somministrazione delle indagini preliminari sugli stili di vita dei ragazzi e restituire i risultati emersi presso le scuole nelle quali saranno realizzati gli interventi previsti.

RetEducativa (Gallarate)

Il progetto nasce con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa attraverso la promozione di servizi dedicati all’apprendimento esperienziale, con un significativo supporto pedagogico alle scuole e l’introduzione di attività extra curriculari.

Lo scopo vuole essere quello di coinvolgere oltre 400 ragazzi, adolescenti e preadolescenti di età compresa tra i 9 e i 14 anni, di cui circa la metà in condizioni di fragilità includendo nei percorsi, ove possibile, anche le famiglie. Il progetto prevede inoltre di stimolare la partecipazione delle Comunità Educanti, coordinare i partner e i soggetti della rete di sostegno, non solo per ciò che riguarda l’organizzazione efficiente delle azioni di progetto, ma anche e soprattutto per implementare un sistema permanente di collaborazione di rete.

Nello specifico le attività proposte sono:

A1 – Laboratori di supporto allo studio e supporto pedagogico agli istituti scolastici aderenti

A2 – Laboratori artistici e ricreativi

A3 – Gestione e coordinamento della rete di progetto e della Comunità